Da settimane si prendevano gioco di lui per il suo aspetto: ”é un vecchio!”, si leggeva di continuo sui social. Nessuno credeva che avrebbe potuto battere il suo avversario, Rolly Romero, tredici anni più giovane e pupillo del potente promoter.
E invece Ismael Barroso, quarant’anni suonati e un corpo forte, ma segnato da una carriera infinita, é arrivato dal Venezuela a Las Vegas per vincere. E in un certo senso ha vinto, anche se ha perso.
Ha perso perché Tony Weeks ha pensato bene di fermare il match nel nono round con una delle decisioni più vergognose che abbia mai visto, che definire sospetta è poco. Ha vinto perché fino a quel momento era in vantaggio lui ed era anche riuscito a mettere al tappeto il suo avversario.
Nessuno gli ridarà il mondiale di cui è stato derubato, ma chi ama lo sport non dimenticherà la sua impresa.

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