Cito dalla pagina "Lo Studente Di Medicina".

Buondì, oggi parliamo un po' di coglionazzi e in particolare di quello che succede in diverse scuole di specializzazione.

Come quella in Ostetricia e Ginecologia del Campus Bio-Medico di Roma, che nella sua Carta delle Finalità, agli articoli 10 e 11,stabilisce che i programmi di studio devono essere improntati alla "visione religiosa della scuola e della scienza, per cui andranno ignorati temi fondamentali per la professione di ostetrico-ginecologo, quali contraccezione e interruzione volontaria della gravidanza".
La preparazione fornita dalla Scuola di Specializzazione del Campus Biomedico è parziale ed incompleta, oltre a non tener conto del principio di laicità e di quello di appropriatezza, per i quali gli obiettivi dell’insegnamento in una democrazia liberale sono definiti sulla base di fatti e conoscenze scientifiche piuttosto che di opzioni confessionali.

Nella stessa Carta delle Finalità si definisce “crimine” l’interruzione volontaria della gravidanza e si impone a studenti e frequentatori l’obiezione di coscienza, in aperta violazione della legge 194 che, all’articolo 9, riconosce il diritto del personale sanitario a sollevare obiezione di coscienza esclusivamente in base ad una scelta personale, e non come linea di condotta imposta dalla scuola o dal posto di lavoro.

Nel 2016 AMICA svolse un’indagine tra gli specializzandi in Ostetricia e Ginecologia dei tre poli Universitari statali di Roma, al fine di valutare le conoscenze fornite loro in tema di legge 194 e IVG. L’indagine, presentata al congresso della Federazione Internazionale degli operatori diAborto e Contraccezione (FIAPAC) tenutosi a Lisbona nell’ottobre dello stesso anno, evidenziò una grave carenza formativa in tutte le Scuole Universitarie: l’89% degli specializzandi riteneva inadeguata la formazione in tema di IVG, solo il 15,8% aveva fatto un training clinico sulla IVG del primo trimestre, pochissimi sulla IVG del secondo trimestre, oltre il 60% aveva una conoscenza insufficiente o errata della legge 194.

Dal momento che la legge 22 maggio 1978 n.194 NON ammette l’imposizione dell'obiezione di coscienza da parte della struttura a cui si è stati assegnati sulla base di una graduatoria, bensì esclusivamente in base ad una scelta personale, che ne pensate della possibilità di togliere l'accreditamento alle scuole che non rispettano chiaramente i requisiti formativi degli specializzandi?

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