La serata è dolce, non troppo umida, il cielo appena interrotto da piccoli e rari filamenti di nubi, che rendono l'atmosfera generale vagamente sognante. La banda ora sta suonando lo Zapfenstreich, circondata dai 16enni della HJ ognuno con una torcia in mano. Da lontano sembra una strana versione tedesca di un raduno del KKK americano.
Sognante, distratto e assente appare anche Adolf Hitler.
La visita agli uffici del RAD (http://it.wikipedia.org/wiki/Reichsarbeitsdienst ossia "Servizio del Lavoro del Reich": una autorità col potere di requisire manodopera da ovunque per qualsiasi evenienza e in qualsiasi momento - una forma molto più autoritaria dell'odierna Protezione Civile) lo ha soddisfatto, ma la sua mente è costantemente rapita da un problema molto più grave, quasi esiziale. E' pallido e stanco, le 4 ore e mezza di volo da Berlino a Bonn nella "Tante Ju" ( http://it.wikipedia.org/wiki/Junkers_Ju_52 ) sono state sopportabili solo perché, seduto accanto al pilota, ha potuto osservare dall'alto la Germania. La "sua" Germania, che da stanotte potrebbe vivere uno choc istituzionale dagli esiti non prevedibili. Un sommovimento tale da mettere in pericolo il mantenimento del potere così faticosamente guadagnato 15 mesi prima, dopo quasi 13 anni di lotte.

La decisione che Hitler deve prendere è gravissima e una volta presa non è revocabile: ciò che si metterà in moto non è in alcun modo bloccabile, una volta scatenato.
Goebbels lo sa, accortamente non sollecita il suo capo, lo lascia "cuocere nel suo brodo", sapendo bene che ogni precedente tentativo di forzare o affrettare una sua decisione ha provocato stizza, se non un accesso di rabbia isterica, e a volte decisioni addirittura contrarie a quelle sperate.
---------------------------------------------------------------------
Venerdì 29 Giugno 1934, ore 220 circa.
Palazzo del Reichstag, Berlino.

Più o meno alla stessa ora, a Berlino, Hermann Goering siede svaccato alla sua scrivania all'interno del Palazzo Presidenziale, sulla Unter der Linden. La sua polizia, sia qui a Berlino che in tutta la Prussia, è già in allarme, pronta ad agire al suo comando. Dalla sua finestra vede l'angolo della Kaiser Galerie, su cui prima o poi riuscirà a mettere le mani, bramoso come da sempre è nei confronti delle opere d'arte.

Pochi isolati più a sud, lungo la Wilhelm Strasse, un minuto ometto con due occhialini rotondi, apparentemente insignificante e quasi ridicolo, da tanti mesi briga per concentrare nelle sue mani un potere ancora disperso e frammentato.
Heinrich Himmler, appena fondate le SS, sa che comandare un corpo speciale di protezione, una "guardia militare del partito" non gli aprirà le porte del potere. Deve arrivare a comandare TUTTE le polizie del Reich, per aprire quelle porte. Questo lo ha frequentemente portato a dei contrasti con Goering, creatore e comandante della GESTAPO, già comandante delle polizie di mezza Germania. Della mezza che conta...
L'ometto, ex allevatore di polli, attende il giusto momento per piantare un cuneo tra le pieghe del potere del corpulento rivale. Il suo più valido collaboratore, il freddo e sinistro Reinhardt Heydrich ( https://it.wikipedia.org/wiki/Reinhard_Heydrich ) sguinzaglia gli agenti della sua SD in tutti gli ambienti, corrompe o costringe per ottenere un flusso continuo di informazioni: in tempo di pace, le guerre tra poteri istituzionali antagonisti si combattono a colpi di delazione, diffamazione, "impeachment".
Ma sa bene che sarà dannatamente complicato: Goering gode dei favori dell'alta borghesia tedesca, della stima dei grandi industriali (specialmente siderurgia e armamenti), è un eroe della Grande Guerra, ed è in ottimi rapporti con i comandanti della Reichswehr, quella che a breve diventerà la Wehrmacht.
...E poi è il primo, nella lista di successori nominati dal Fuehrer, dopo Rudolf Hess ( https://it.wikipedia.org/wiki/Rudolf_Hess )
(segue)
(Link alla puntata precedente: https://clubbez.com/post/4186_....lt-lt-kolibri-gt-gt- )