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1995, Pittsburgh. In pieno giorno e a volto scoperto, Wheeler McArthur rapina due banche. Prima di uscire, non manca di sorridere alle telecamere. Tempo circa un’ora e viene arrestato. Gli chiedono come mai abbia fatto una cosa del genere, mostrarsi due volte davanti alle telecamere. La risposta sembra incredibile, ma è storia: qualche giorno prima, un amico (ma in alcune versioni si dice che gli amici fossero due) gli aveva consigliato di cospargersi il volto con del limone. In questo modo, avrebbe ottenuto l’effetto tipico dell’inchiostro simpatico: se si fosse tenuto lontano da fonti di calore, il viso sarebbe stato invisibile.
Uno psicologo della Cornell University, David Dunning, e un suo studente, Justin Kruger, colpiti dal caso, fanno una serie di esperimenti. Scoprono così quello che viene chiamato effetto Dunning-Kruger. Identificano due tipi di persone: i competenti e gli incompetenti. I competenti tendono a sovrastimare le capacità degli altri e a sottovalutare le proprie (”Se io sono competente in questo campo, lo sono anche tutti gli altri”). Al contrario, gli incompetenti, più sono incompetenti, dunque ignoranti, in un campo, più credono di sapere tutto in merito allo stesso. Detto in altro modo: meno sanno e più pensano di sapere.
Ci fosse stato Facebook a quei tempi, ho l’impressione che Dunning e Kruger, invece di fare i loro interessanti esperimenti, avrebbero risolto il tutto in modo assai più semplice: si sarebbero trovati a disposizione una massa di incompetenti che meno sanno e più pensano di sapere che non ti dico. Tutta gente abituata a lavarsi la faccia col limone.

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