Uno spot per la boxe, un incontro da film.

La spunta Usyk ai punti con verdetto non unanime e diventa il campione indiscusso dei pesi massimi riunificando tutte le cinture, ma ragazzi...da lustrarsi gli occhi!

Nei primi due round i due pugili si studiano e si punzecchiano, naturalmente Usyk vuole accorciare le distanze, ma Fury in possesso di un maggiore allungo lo tiene a bada col sinistro e si concede un po' del suo solito show.

Dalla terza ripresa però Fury capisce che con Usyk non è il caso di scherzare troppo e inizia a "bombardare" con ganci al corpo che si sentono dallo smartphone e coi suoi montanti, e Usyk se la vede proprio brutta alla sesta dopo un gran montante di Fury, che poi continua a lanciare granate al corpo.

Poi però dalla settima la boxe più "pulita" di Usyk inizia a venire fuori e coi suoi uno-due inizia a mettere in seria difficoltà il britannico che vedo tornare all'angolo all'ottavo round col volto insanguinato come non mi era mai capitato di vederlo; tra parentesi il diretto sinistro di Usyk è un'arma non convenzionale.

È alla nona ripresa però che Usyk fa il capolavoro: prima doppia un sinistro al volto da cineteca e poi tempesta di combinazioni Fury che praticamente si siede sulle corde e viene contato dall'arbitro, ed è proprio tra la nona e l'undicesima che a mio modesto parere l'ucraino legittima la vittoria.

L'ultimo round è un misto tra antologia della boxe e un film di Rocky: sassate da una parte e dall'altra. Appassionante, emozionante, bello da vedere, coinvolgente, un grande match.

La spunta Usyk, ma sappiamo già che ci sarà la rivincita, e dobbiamo gioire di questo.

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