Una scelta ecosostenibile.
COME DIVENTARE UN ALBERO DOPO LA MORTE

Capsula Mundi è una proposta culturale, un progetto ampio, che propone un diverso approccio al tema della morte. È un contenitore dalla forma arcaica e perfetta, quella dell’uovo, realizzato con un materiale biodegradabile, nel quale viene posto il corpo del defunto in posizione fetale o le ceneri. La Capsula è messa a dimora come un seme nella terra. Sopra di essa viene piantato un albero, scelto in vita dal defunto, che verrà curato da familiari e amici, come un’eredità per i posteri e per il futuro del pianeta. Il cimitero assumerà dunque un nuovo aspetto, non più grigie lapidi di pietra ma alberi vivi a formare un bosco. Il progetto Capsula Mundi nasce da una riflessione sul ruolo del design. In una cultura distante dalla natura e sovraccarica di oggetti per ogni esigenza della vita, la morte è spesso vissuta come un tabù. Gli ideatori pensano che questo passaggio inevitabile, così denso di significati, non sia la fine ma l’inizio del percorso di ricongiunzione alla natura. Partendo da queste considerazioni, hanno deciso di ridisegnare la bara utilizzando materiali ecologici e riferendosi a dei simboli di vita, laici e universali, quali l’uovo, la posizione fetale e l’albero. Per produrre una bara oggi si abbatte un albero ad alto fusto, spesso di essenza pregiata. È l’oggetto con il più breve ciclo di vita e quindi con il più alto impatto ambientale: la crescita di un albero richiede dai 10 ai 40 anni, a fronte di tre giorni di fruibilità del prodotto. Il progetto vuole piantare un albero, invece di abbatterlo!

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