4 Jahre ·übersetzen

Un giorno, un uomo e una donna, due ricercatori del dipartimento di Antropologia della Texas State University un bel giorno si sono incontrati in un bar e la donna ha chiesto:

«Compà, ma secondo te cosa succederebbe se buttassimo cadaveri in un bosco?»

L'uomo la guarda con un'espressione un po' stranita e risponde:

«E che ne so Lorè, facciamo una prova»

E quindi sì, hanno preso un bel po' di carcasse umane donate da una struttura di ricerca forense, piazzandole in un bosco di 26 acri a San Marcos, sempre in Texas.

I risultati di questa ricerca sono affascinanti e mi hanno particolarmente incuriosito.

Chiaramente, noi siamo fatti di tessuti e organi, e una volta morti e gettati in pasto alla natura, rappresentiamo un'ottima fonte di cibo per diversi organismi.

Ci trasformiamo anche in una sorta di casa di vacanza per un vasto gruppo di insetti.

Facciamo un esempio.

Prendiamo una mosca.

La mosca nota la carcassa e vi lascia le uova.

Le larve di mosca cominciano a nutrirsi della carcassa.

Le larve di mosca, a loro volta, vengono mangiate da altri insetti, e quest'ultimi predati da altri invertebrati.

Insomma, le nostre carcasse diventano una sorta di habitat per un incredibile numero di organismi.

Ma ciò che ha stupito il gruppo di ricercatori guidati dall'autrice di questa ricerca, Lauren Merkel, è stato l'arrivo di un animale inaspettato.

Un cervo.

Per la prima volta è stato filmato un cervo rosicchiare ossa umane.

E perché?

Per ricavarne nutrienti, ovviamente.

È giovane, ne ha bisogno.

E una costola umana è un'ottima fonte di proteine.

Questa ricerca è stata poi utilizzata per fini forensi per quanto riguarda i ritrovamenti di cadaveri umani nei boschi in caso di omicidio.

E il fatto che un cervo, un animale abbastanza inaspettato, abbia mangiucchiato una costola, è certamente una novità ed un elemento in più da prendere in considerazione.

http://onlinelibrary.wiley.com..../wol1/doi/10.1111/15

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