In pratica a Sanremo, tutte le sere alle 20, una campana suonerà per ricordare alle donne che hanno interrotto una gravidanza di avere abortito.
Trovo tutto ciò allucinante, una vera e propria tortura psicologica, senza se e senza ma.
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Ogni sera, alle 20, a Sanremo risuoneranno i rintocchi di una nuova campana: è “la campana dei bambini mai nati”, come riporta la scritta forgiata nel bronzo, l’ha installata, sulla torretta di Villa Giovanna D’Arco, sede della curia, il vescovo di Ventimiglia-Sanremo Antonio Suetta, e ora incombe sulla cittadina della Riviera ligure. “Fusa in occasione dei “40 Giorni per la Vita” 2021-2022 nasce dal desiderio di dare voce a chi non ha potuto avere voce, di custodire nel cuore della Chiesa il ricordo dei bambini non nati a causa dell’aborto”, spiega un comunicato della diocesi. Immediate le proteste che per ora stanno invadendo i social, contro l’ennesima presa di posizione del vescovo contro la legge 194 e contro i diritti, che il vescovo ha ulteriormente rilanciato nella lettera pastorale, diffusa proprio nelle ultime ore, dal titolo “Pane, non pietre” in cui spranga la porta della Chiesa non solo al mondo Lgbtqia+ (che può essere accolto, ma non accettato, ha spiegato), ma anche a chi ha una relazione non consacrata dal matrimonio.
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