ROSSO NATAL
Nell'ultima settimana chiunque dovrebbe essersi accorto di una anomalia, la fuori: se ci fossimo svegliati da un lungo sonno, improvvisamente, e ci avessero chiesto in che mese fossimo, probabilmente quasi tutti avrebbero risposto maggio o addirittura giugno.
La causa? Beh, temperature esageratamente sopra la media, in molti casi, al nord, così sopramedia da risultare record storici degli ultimi 150 anni. Un segnale di questa anomalia era palesemente visibile sui nostri monti, spogli e privi o quasi di neve fino ai 2000 metri. E' forse in montagna che la parvenza (ma nemmeno tanto parvenza) di estate era più evidente: a cavallo di Natale abbiamo avuto temperature minime sopra lo 0 oltre i 2000 metri, con zero termico superiore perfino ai 3000 metri come un qualsiasi periodo di fine giugno. Le immagini viste dalle nostre montagne prive di neve dove l'unico bianco a quote medio alte era quello della neve artificiale, sempre più frequenti, dovrebbero obbligarci a ripensare il modo in cui viviamo la montagna nella stagione invernale.
Nell'immagine vedete l’anomalia di temperatura a circa 1500 metri di quota con valori che su buona parte del Nord e del versante adriatico si sono mantenuti fino a 9-10 °C oltre le medie climatologiche del periodo: questo stato termico ben sopra le righe, iniziato con l’intensa fase favonica di venerdì, si smorzerà gradualmente nei prossimi giorni anche se non assisteremo ancora a sostanziali cambiamenti dello stato del tempo. Rientreremo faticosamente nelle medie con temperature più consone a fine dicembre anche se al momento non sono previsti particolari scossoni meteorologici.
Via: Chi Ha Paura Del Buio?
