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Marzo è il mese dedicato al contributo delle donne nella storia e nella società contemporanea (l'hashtag dedicato è #womenshistorymonth) quindi voglio parlarvi di Jeannette Rankin.
Pochi anni prima che le donne di tutto il Paese ottenessero il diritto di voto, nel Montana venivano gettate le basi del 19° emendamento. Jeannette Rankin contribuì infatti a garantire il diritto di voto per le donne del Montana nel 1914 e utilizzò questo slancio politico per alimentare la sua campagna per diventare la prima donna eletta al Congresso, cosa che avvenne il 7 novembre del 1916 alla Camera dei Rappresentanti, con un margine di 7.500 voti.
"Posso essere la prima donna membro del Congresso, ma non sarò l'ultima", disse dopo la sua vittoria.
Fervente pacifista, fu l'unico membro del Congresso a votare contro la dichiarazione di guerra al Giappone, dopo l'attacco di Pearl Harbor. In precedenza si era anche opposta alla partecipazione degli Stati Uniti alla prima guerra mondiale e, sul finire della sua vita, quando ormai non aveva più cariche istituzionali, si oppose anche alla guerra del Vietnam. La scelta di non appoggiare l'entrata in guerra degli Stati Uniti contro le potenze dell'Asse la rese molto impopolare tra l'elettorato repubblicano: per questo Jeannette Rankin dal 1943 in poi non si candidò più ed al termine della Seconda guerra mondiale si recò in India dove divenne una sostenitrice della nonviolenza di Mahatma Gandhi.
Fu la prima donna ad essere eletta membro in uno dei due rami del Parlamento.
#jeannetterankin #women #cultura #società

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