4 anni ·Traduci

Vorrei ringraziare tantissimo tutti gli sposi che nel corso degli ultimi anni mi hanno ingaggiato come DJ per la loro festa di nozze.
Che mi hanno permesso di occuparmi della colonna sonora di quelle giornate perlopiù estive, che sembravano infinite, e che erano davvero meravigliose.
Giornate che per me cominciavano dall’arrivo al Ristorante o alla Location, in mega anticipo rispetto a tutti, e con le solite manfrine per prendere accordi con chi di dovere per poi piazzare l’impianto quasi sempre con temperature esterne di un certo livello…
La solita ora, ora e mezza di attesa dei primi timidi ospiti, che si affacciavano alla zona aperitivo con in faccia due chiari interrogativi : “Si potrà già entrare?” e “Dove sarà il bagno ?”.
Poi arrivavano tutti alla spicciolata, di solito tra gli ultimi c’erano quelli che poi si sarebbero distinti nell’animazione della festa. E via, aperitivi come se non ci fosse un domani. Scorte pressoché infinite di prosecco, bevuto da calici scintillanti che però diventavano ben presto opachi, a causa delle dita unte di chi non vuole rinunciare a massicce dosi di finger food.
Poco prima degli sposi, arrivavano i fotografi e gli addetti al video, a passo sostenuto, con le loro fotocamere e videocamere, carichi di zaini e borse come degli alpinisti tecnologici. Ho sempre cercato di dissetarli appena li vedevo, ben sapendo che dopo le impegnative sessioni di scatti e riprese erano probabilmente tendenti al disidratato.
L’arrivo degli sposi, fantastici, acclamati da tutti, “Applauso più urlo per gli sposiiii !!!”
E poi il pranzo / cena, io al tavolo con lo staff, o con chi capitava, e “Ci commenti i giochi ?” e “Scusa vorremmo proiettare il video” e “Puoi chiamare gli sposi dalla console ?”.
Tutti messi giù da gara, belli che più belli non si può.
Quanti sorrisi, quante risate, quanti balli, quanti matti incontrati.
E poi il caldo, le cravatte che sparivano, le invitate al cambio scarpe, i primi segni di cedimento di chi era partito troppo “accelerato”.
LA FESTA.
Il finale, con i saluti e i ringraziamenti, con gli sposi quasi sempre sfatti ma così felici da non riuscire quasi più a parlare. E io dal microfono : “Spero che la luce che avete oggi negli occhi vi illumini la strada per sempre”.
Questa mi è venuta solo ultimamente, perché sennò l’avrei utilizzata per tutti.
Sono stati momenti veramente eccezionali e me li sono goduti tantissimo.
Grazie a tutti i “miei” sposi, davvero.
È stato un onore.