Già, la Reichswehr. La vera "anima della Germania": l'esercito.
L'unica forza costituzionalmente autorizzata a detenere armamenti, l'unica forza in grado, nonostante le riduzioni imposte dal trattato di Versailles, di rovesciare un governo.
Hitler lo sa, ma sa anche come adulare e conquistare i cuori dei militari. Non è stato forse un militare anche lui, durante la Grande Guerra, durante quella guerra persa per la coltellata alle spalle vibrata dai "traditori di Novembre"?
Ma la Reichswehr è fedele solo a Von Hindenburg: il vecchissimo Maresciallo è considerato un "padre della Patria", un erede del sopravvalutato Bismark. Ad un suo cenno i capi di stato maggiore dell'esercito si getterebbero per le strade eliminando chiunque fosse etichettato come "nemico". Nazisti compresi.
La Luftwaffe, l'aviazione, ancora in embrione e comandata da un membro del nuovo governo, appunto Goering, non ha modo di interferire effettivamente nella vita politica interna. Stesso dicasi per la Kriegsmarine, la Marina Militare: per sua natura, l'intervento o l'intromissione nelle faccende politiche interne non le compete.
…E' l'Esercito la chiave per conservare il potere in Germania, da sempre. Fin dalla Dieta Federale della prima metà del 1800: l'Esercito e gli industriali, che ne mantengono efficiente la potenza effettiva.
Hitler lo sa. E già da tempo sta tentando di conquistarsi il sostegno (...la "complicità"?) dei Capi di Stato Maggiore della Reichswehr. Questo corteggiamento però è disturbato gravemente. C'è un'altra forza, in Germania, che da marea rivoluzionaria che ha portato Hitler al potere rischia di trasformarsi in grave ostacolo al consolidamento di quello stesso potere.
Hitler è "solo" cancelliere del Reich, e lo è da soli 5 mesi. Non ha la maggioranza assoluta al Reichstag, e Hindenburg gli ha conferito l'incarico di formare un governo mettendogli però alle costole un suo fidato, Franz Von Papen ( https://it.wikipedia.org/wiki/Franz_von_Papen ) come vicecancelliere: nelle intenzioni del vecchio maresciallo, questi dovrebbe funzionare come "freno" e come "sorveglianza".
Hitler può ancora cadere: gli basta scontentare l'Esercito, che andrebbe immediatamente a lamentarsene col suo protettore Hindenburg, e il partito nazista ridiventerebbe quel che era 2 anni e mezzo prima: un piccolo partito che fa più baccano di quel che potrebbe permettersi.
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Le SA, le Sturm Abteilung ( http://it.wikipedia.org/wiki/Sturmabteilung ), le "Camicie Brune" sono "l'ostacolo".
Indispensabili come servizio d'ordine del partito-movimento, durante i primi anni, proteggevano le personalità del partito dalle aggressioni - almeno, questa era la giustificazione ufficiale della loro esistenza: in realtà, avevano lo stesso scopo dei manipoli fascisti: picchiare, intimidire, impedire le riunioni e le manifestazioni degli avversari politici, spesso uccidere.
Hitler aveva imparato bene la storia del fascismo italiano, ne aveva catturato gli elementi essenziali, li aveva rielaborati e "germanizzati".
L'organizzazione delle SA, ufficialmente solo un "servizio d'ordine" ma in realtà una vera e propria forza paramilitare, era molto verticale. Il suo capo, Ernst Roehm, è un vecchio compagno di lotta di Hitler, un "Alte Kampfer". E' l'unico che abbia il privilegio di poter dare del "tu" al Fuehrer, ricevendone medesima familiarità.
(Segue)
Link alla parte precedente: https://clubbez.com/post/4187_....la-serata-e-dolce-no
La serata è dolce, non troppo umida, il cielo appena interrotto da piccoli e rari filamenti di nubi, che rendono l'atmosfera generale vagamente sognante. La banda ora sta suonando lo Zapfenstreich, circondata dai 16enni della HJ ognuno con una torcia in mano. Da lontano sembra una strana versione tedesca di un raduno del KKK americano.
Sognante, distratto e assente appare anche Adolf Hitler.
La visita agli uffici del RAD (http://it.wikipedia.org/wiki/Reichsarbeitsdienst ossia "Servizio del Lavoro del Reich": una autorità col potere di requisire manodopera da ovunque per qualsiasi evenienza e in qualsiasi momento - una forma molto più autoritaria dell'odierna Protezione Civile) lo ha soddisfatto, ma la sua mente è costantemente rapita da un problema molto più grave, quasi esiziale. E' pallido e stanco, le 4 ore e mezza di volo da Berlino a Bonn nella "Tante Ju" ( http://it.wikipedia.org/wiki/Junkers_Ju_52 ) sono state sopportabili solo perché, seduto accanto al pilota, ha potuto osservare dall'alto la Germania. La "sua" Germania, che da stanotte potrebbe vivere uno choc istituzionale dagli esiti non prevedibili. Un sommovimento tale da mettere in pericolo il mantenimento del potere così faticosamente guadagnato 15 mesi prima, dopo quasi 13 anni di lotte.
La decisione che Hitler deve prendere è gravissima e una volta presa non è revocabile: ciò che si metterà in moto non è in alcun modo bloccabile, una volta scatenato.
Goebbels lo sa, accortamente non sollecita il suo capo, lo lascia "cuocere nel suo brodo", sapendo bene che ogni precedente tentativo di forzare o affrettare una sua decisione ha provocato stizza, se non un accesso di rabbia isterica, e a volte decisioni addirittura contrarie a quelle sperate.
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Venerdì 29 Giugno 1934, ore 220 circa.
Palazzo del Reichstag, Berlino.
Più o meno alla stessa ora, a Berlino, Hermann Goering siede svaccato alla sua scrivania all'interno del Palazzo Presidenziale, sulla Unter der Linden. La sua polizia, sia qui a Berlino che in tutta la Prussia, è già in allarme, pronta ad agire al suo comando. Dalla sua finestra vede l'angolo della Kaiser Galerie, su cui prima o poi riuscirà a mettere le mani, bramoso come da sempre è nei confronti delle opere d'arte.
Pochi isolati più a sud, lungo la Wilhelm Strasse, un minuto ometto con due occhialini rotondi, apparentemente insignificante e quasi ridicolo, da tanti mesi briga per concentrare nelle sue mani un potere ancora disperso e frammentato.
Heinrich Himmler, appena fondate le SS, sa che comandare un corpo speciale di protezione, una "guardia militare del partito" non gli aprirà le porte del potere. Deve arrivare a comandare TUTTE le polizie del Reich, per aprire quelle porte. Questo lo ha frequentemente portato a dei contrasti con Goering, creatore e comandante della GESTAPO, già comandante delle polizie di mezza Germania. Della mezza che conta...
L'ometto, ex allevatore di polli, attende il giusto momento per piantare un cuneo tra le pieghe del potere del corpulento rivale. Il suo più valido collaboratore, il freddo e sinistro Reinhardt Heydrich ( https://it.wikipedia.org/wiki/Reinhard_Heydrich ) sguinzaglia gli agenti della sua SD in tutti gli ambienti, corrompe o costringe per ottenere un flusso continuo di informazioni: in tempo di pace, le guerre tra poteri istituzionali antagonisti si combattono a colpi di delazione, diffamazione, "impeachment".
Ma sa bene che sarà dannatamente complicato: Goering gode dei favori dell'alta borghesia tedesca, della stima dei grandi industriali (specialmente siderurgia e armamenti), è un eroe della Grande Guerra, ed è in ottimi rapporti con i comandanti della Reichswehr, quella che a breve diventerà la Wehrmacht.
...E poi è il primo, nella lista di successori nominati dal Fuehrer, dopo Rudolf Hess ( https://it.wikipedia.org/wiki/Rudolf_Hess )
(segue)
(Link alla puntata precedente: https://clubbez.com/post/4186_....lt-lt-kolibri-gt-gt- )
<<...Kolibri...>>
"Kolibri".
E' la parola che Joseph Paul Goebbels comunicò via telefono, da Monaco, a Hermann Goering, che attendeva quella telefonata a Berlino.
Null'altro. Solo quella parola. "Kolibri", che in tedesco significa proprio quel che sembra, ossia il nome dell'uccelletto dalle ali velocissime.
Appena udita quella parola, Goering non replicò, semplicemente agganciò il ricevitore.
Poi lo risollevò e, contrariamente al solito, non chiese alla centralinista del palazzo presidenziale di metterlo in collegamento con un certo numero. Fece il numero lui stesso.
Pochi squilli e una voce rispose <<Ja?>>
Goering disse solamente <<Grünes Licht!>> ("luce verde" - e riappese.
...E il terrore si scatenò.
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Venerdì 29 Giugno 1934, ore 18:30 circa.
Bad Wiessee, poco a sud di Monaco, Germania.
https://www.google.it/maps/pla....ce/Bad+Wiessee,+Germ
Una zona di villeggiatura: Ernst Roehm, insieme ai suoi luogotenenti Karl Ernst e August Schneidhuber, Julius Uhl e altri gerarchi della SA, è leggermente ubriaco. Tutto il giorno ha bevuto e festeggiato, non sospetta la tempesta che si addensa all'orizzonte, e pregusta già la nottata di trastulli sessuali con il suo giovane attendente, all'interno della pensione Hanselbauer, in riva al lago Tegernsee.
Alcune ore prima ha firmato l'ordine, di cui si vociferava con speranza già da giorni, con cui concede UN MESE di licenza a tutti i due milioni di militanti della SA. La notizia si sparge come un incendio, inizia il fuggi-fuggi dei gerarchi della SA verso i luoghi di villeggiatura già prenotati, in tutto l'organico della SA si sparge un "rompete le righe" liberatorio. Tolte le loro camicie brune, le SA ridiventano quel che non hanno mai smesso, solo nascosto male, di essere: grossolani bulli. Molti iniziano a festeggiare rumorosamente per le strade, con gran orrore dei compassatissimi “tedeschi per bene”.
Alcuni altri alti gerarchi della SA sono attesi per la mattina successiva alla stazione di Monaco, per poi raggiungere Roehm e unirsi alla villeggiatura.
...Ma da giorni sono TUTTI sorvegliati dalla GESTAPO, che conosce, di ognuno, i programmi dei giorni seguenti.
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Venerdì 29 Giugno 1934, ore 220 circa.
Godesberg (Bad-Godesberg), poco a sud-est di Bonn Germania.
https://www.google.it/maps/pla....ce/Bad+Godesberg,+Bo
Sulla terrazza dell'Hotel Dreesen ( https://de.wikipedia.org/wiki/....Rheinhotel_Dreesen#/ ) dalla quale si vede l'altra sponda del Reno da cui arrivano, fluttuanti, le note della banda musicale e le voci dei ragazzi della HitlerJugend organizzati nel corteo di benvenuto allestito per l'occasione, Joseph Paul Goebbels sta fermo, in piedi e silenzioso, accanto alla poltrona dove il suo capo, il capo di tutta la Germania, affonda pensoso.
Tutto il corteo è arrivato nel tardo pomeriggio, a sorpresa, causando un gran mal di testa al GauLeiter che in fretta e furia ha dovuto allestire banda e coro per un benvenuto appena degno del Fuehrer.
Subito prima di guidare il corteo al ritorno dalla visita di un vicino campo di lavoro, l'oberleutnant Wilhelm Bruckner avvisa Walter Breitmann, proprietario del Dreesen, della necessità di riservare alcune stanze e l'intera terrazza dell'albergo "per delle importanti personalità del Reich". Breitmann capisce immediatamente l'antifona: sigilla tutto l'ultimo piano e la soprastante terrazza, spostando più in basso i pochi clienti alloggiati in quel piano.
Non rimane quindi sorpreso, Breitmann, quando ben impettito nella sua livrea di servizio vede scendere, dalle grosse auto nere, nientemeno che il Fuhrer, il ministro della Propaganda e alcuni altri funzionari.
(segue)
Esistono colori che non esistono.
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Il braccio, non lo squalo.
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"Segni particolari: cordialissimo."
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Nessun animale (eccetto l'autore) è stato maltrattato nella creazione di questo post.
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Chissà se per Albano abbiamo sconfitto anche gli pterosauri e gli animali degli altri ordini. 🤔
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