"Alien: Gli Stadi Di Uno Xenomorfo"
Articolo + galleria pubblicati nel 2018
Scritto da William J.
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Ibridi tra carne e metallo popolano l’opera di H.R. Giger, illustratore, pittore, designer e scultore che ha creato lo Xenomorfo, il mostro di Alien di Ridley Scott, per il quale vinse l’Oscar. L’aspetto interessante, fra i molti, è quello che lo Xenomorfo - con altre creazioni di Giger - sembra divenire sempre più attuale, rappresentando sotto certi aspetti, il presente e, soprattutto, il futuro prossimo, dalle ibridazioni di materie (come nella biomeccanica) sino, a livello più metaforico ma forse non troppo, all’ibridazione tra realtà (multiversi). Lo Xenomorfo “nasce” da una sorta di vegetale, si attacca al volto dell’uomo in forma aracnoide, lo invade ed emerge da esso come una sorta di enorme larva / verme e cresce divenendo un insieme - ibrido, appunto - di materia vivente e metallo.
Nel 1969 il produttore radiofonico Murray Woroner ideò un torneo virtuale tra pesi massimi di epoche differenti; di fatto, furono i primi “fantasy fights” della storia.
Woroner contattò 250 esperti sottoponendo loro un questionario sui punti di forza e di debolezza dei pugili, e i risultati furono inseriti in un elaboratore 315 NCR dotato di un algoritmo in grado di stabilire, pugno dopo pugno, l’andamento dei fantasy match.
Gli incontri del torneo vennero trasmessi per radio con radiocronaca ufficiale, riscuotendo grande successo.
In uno di questi incontri, però, Muhammad Ali perse contro Jim Jeffries. Sentendosi danneggiato, Ali intentó una causa da 1 milione di dollari a Woroner per danni di immagine.
Woroner gli propose un risarcimento simbolico di 10.000 dollari, ma una percentuale degli incassi di un altro match virtuale, questa volta contro Rocky Marciano. A differenza degli altri match virtuali, però, l’incontro sarebbe stato trasmesso nei cinema.
Ali accettó. Marciano - che si era ritirato 13 anni prima - anche. Riuscì perdere 25 kg in pochi mesi.
L’incontro fu ribattezzato "Super Fight".
I due fecero 75 round di sparring per riprodurre ogni situazione possibile; poi i filmati vennero tagliati e montati in modo riprodurre solo le azioni “previste” dal processore.
Il Super Fight fu trasmesso nel 1970 in millecinquecento cinema tra Stati Uniti ed Europa, ed incassò 5 milioni di dollari.
Il computer dette la vittoria a Marciano per ko alla tredicesima ripresa.
Il #ketchup è considerato un #fluido non newtoniano dato che, se sottoposto a forze lente appare come #solido, mentre se sottoposto a forze veloci appare come un #liquido. Ma non preoccupatevi, continuate pure a metterlo sulle #patatine e consideratelo un #condimento.
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Più in alto, più lontano, più incazzata.
Per il giornalista Jeff Sneider, The Marvels è stato un set difficile con Brie Larson che si è scontata con Teyonah Parris. Inoltre, sembra che la Larson sia stata proprio "arrabbiata", diventando ingestibile sul set, perché il film è stato chiamato The Marvels e non Captain Marvel 2.
“Di Léon, il ricordo più caro che ho, è sicuramente quello di Natalie Portman all’epoca tredicenne. Ancora ricordo la prima volta che la vidi; era una ragazzina spavalda e spensierata ma con un talento enorme.
Le voglio bene come se fosse mia figlia e ancor oggi, quando passo a New York, ci sentiamo o ci incontriamo per bere qualcosa insieme.
E' diventata una donna fantastica. È una star affermata, ma già allora avevo capito che avrebbe avuto un grande successo.
Quando ne parlai con sua madre, mi disse che temeva che sua figlia sarebbe cambiata se avesse fatto l’attrice ma io le dissi: ’Signora, è lei che non deve cambiare’”.
Jean Reno, Léon
Brividi.
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