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Long-Acting Drug Delivery: A Novel Pharmacological Strategy to Deliver Therapeutic Modalities

LADD has emerged as the novel and advanced drug delivery system which manipulate the dosing regimen of the drug in the body in order to sustain its therapeutic level.

Over the last two decades, the pharmaceutical industry has observed a paradigm shift from conventional drug delivery strategies to the long-acting drug delivery (LADD) of products to treat several disease indications, such as ophthalmic disorders, oncological disorders, neurological disorders and infectious diseases. These novel systems circumvent the limitations of conventional drug delivery system, such as multiple dosing frequency, fluctuating plasma levels, high toxicity levels and poor patient compliance.

Principles and Strategies associated with Long-Acting Drug Delivery
Lately, many technologies are being explored to develop long-acting drug in various dosage formats, such as long-acting injectables, depot injections, implantable devices and combination products. The LADD technologies have come a long way with the inclusion of liposomes, microspheres and polymers for the fabrication of biodegradable and biocompatible delivery system. Apart from this, the interdependency of drug, excipient and release environment plays a crucial role to decide the release kinetics of the drug.

What are the Benefits of Outsourcing to Contract Service Providers (CDMOs / CDOs / CMOs)?
One of the critical factors associated with the development of long-acting drugs is the selection of drug therapeutic window and its absorption characteristics. It also encompasses the quantitative determination of drug metabolism and pharmacokinetic (DMPK) properties. In addition, the formulation of these drugs is a complex process, especially if there is inclusion of highly potent molecules. Some of the other challenges include aseptic manufacturing, terminal sterilization, suitable characterization methods, lack of GMP-certified facilities and specialized equipment.

Owing to the advanced LADD technologies, formulation and developmental challenges associated with these complex dosage forms, the reliability on stakeholders having the expertise in this domain has upsurged. This will eventually aid the drug developers to address the bottlenecks stemming from conventional treatment options and improve the clinical outcome.

Bottom Line
Keeping every trend in mind, Roots Analysis has provided complete information on market trends in long-acting drug delivery domain, which has some of the very recent and precise activities listed for the clients to help them make better decisions in its report titled, Long-Acting Drug Delivery Technologies and Services Market, 2023-2035. To find answers to key decision-making question and to know further about the market forecast analysis, highlighting the likely growth of the long-acting drug delivery technologies and services market, for the time period 2023-2035.

For additional details, please visit https://www.rootsanalysis.com/....blog/long-acting-dru

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1. Smart Labels Market: Industry Trends and Global Forecasts, 2022-2035
2. AI-based Digital Pathology / AI Pathology Market: Industry Trends and Global Forecasts, 2022-2035

About Roots Analysis
Roots Analysis is a global leader in the pharma / biotech market research. Having worked with over 750 clients worldwide, including Fortune 500 companies, start-ups, academia, venture capitalists and strategic investors for more than a decade, we offer a highly analytical / data-driven perspective to a network of over 450,000 senior industry stakeholders looking for credible market insights.

Contact:
Ben Johnson
+1 (415) 800 3415
Ben.johnson@rootsanalysis.com

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2 anni ·Youtube

4 anni

Come prima cosa felice vi propongo il coro dei Vigili del Fuoco, sentirlo mi mette sempre di buonumore! 🥰
Quali sono invece le cose che rendono VOI felici?
https://youtu.be/y3Ma-tuPvuQ

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2 anni ·Traduci

😂😂😂

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2 anni ·Traduci

#facebook #censura #haters
Negli ultimi tempi - sicuramente da oltre un anno - Facebook ha cambiato alcuni criteri nella valutazione dei contenuti, in relazione a quali sanzionare e quali no. Sbagliando tutto. Non è una mia opinione, sono dati di fatto. Ecco.
- Da quanto mi sembra, ha puntato tutto o quasi sull’analisi di parole-chiave. Purtroppo si tratta di un’analisi superficiale, che non tiene in considerazione il contesto complessivo all’interno del quale tali parole sono inserite. Quindi non distingue tra affermazioni di chi scrive, citazioni e area che in generale possiamo definire “retorica” (ironia, doppi sensi, paradossi eccetera). Proprio per questo motivo, non oso fare esempi, perché Facebook non capirebbe e mi sanzionerebbe. Per chi volesse approfondire credo di poter proporre in sicurezza questo: https://storieanomale.com/2022..../05/01/il-post-maled
- Questo metodo, Facebook lo applica sia a contenuti direttamente pubblicati sulla sua piattaforma, sia a contenuti esterni linkati nei post. E arriviamo adesso al secondo punto critico. Molti contenuti che con le nuove impostazioni risultano sanzionabili, prima erano ritenuti del tutto leciti. Per cui, lo stesso identico contenuto, se pubblicato oggi, viene sanzionato, in modo quindi del tutto arbitrario e privo di motivazione logica (il contenuto è sempre lo stesso) ed etica (in un anno o in due, ma neanche in molti altri, non vi sono state radicali modifiche di tipo etico-morali nella società). Per quanto riguarda questo secondo punto, è come se Facebook si proponesse come una entità in grado di decidere da un giorno all’altro cosa sia giusto e cosa sia sbagliato. Il che, mi sembra cosa quantomeno discutibile.
Ma se tutto finisse qui, resteremmo nell’ambito di quello che possiamo definire “errore in buona fede”. Insomma, affinché “tutti si sentano al sicuro, rispettati e benvenuti”, Facebook ha creato (o modificato) un algoritmo che attribuisce comportamenti molto brutti a chi non li commette. Il che, tra l’altro, non è carino sotto alcun aspetto. Nobili intenti portati avanti nei peggiori dei modi. Ma non finisce qui. Adesso arrivano i misteri.
- Perché Facebook non ha cancellato centinaia di commenti che rappresentano una evidente violazione delle sue regole - precedenti al cambiamento di algoritmo - che manifestano comportamenti i quali, online come offline, sono ritenuti oggettivamente meritevoli di censura e vari tipi di sanzioni? Voglio mantenere il discorso sul generale, quindi non faccio nomi, anche perché credo che molte persone possano portare esempi in tal senso. Come mai, in quei casi, nessuno dei suoi algoritmi ha funzionato?
- Perché il suo “team di esperti”, di fronte a evidenze innegabili dell’errore commesso da Facebook, non interviene? Rimando all’articolo citato sopra con link, ma, anche in questo caso, credo si tratti di un’esperienza comune a molti.
E, per finire: quali nuove sorprese ci riserverà la prossima modifica all’algoritmo o il prossimo algoritmo?

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Sicuramente è un argomento molto spinoso su cui molti hanno una propria visione e un proprio pensiero. Riguardo la censura di certe parole senza prendere in considerazione il contesto, quello è un problema già da tempo e non solo su Facebook. I casi di dichiarazioni fatte da personaggi pubblici ed estrapolate dal contesto per fare indignazione sono continui, succede anche ai film con la cancel culture, basti pensare al caso recente di Ben Stiller e Tropic Thunder.
Da un altro punto di vista, Facebook è un'azienda privata, e per quanto diffusa e gratuita, è nel pieno diritto di chi la dirige decidere cosa può o non può essere pubblicato sulla sua piattaforma, secondo il proprio calcolo di rischio e profitto. Nel loro caso si è optato per una limitazione totale per evitare ogni tipo di danno perché nel loro calcolo era la cosa che dava loro meno problemi.
Sulla cancellazione dei vecchi contenuti, mi sento di ipotizzare che non abbiano voluto rendere retroattiva la cosa o per motivi di stabilità della piattaforma o perché non si sentivano sicuri nell'automatizzare un'operazione così grande dalla quale sarebbero potuti scaturire altri problemi.
Con queste parole, non condivido ne giustifico le scelte fatte da Facebook, mi limito semplicemente a cercare di dar loro una spiegazione in base a ciò che so e ho modo di conoscere.
Riflessione interessante comunque.

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· 1677661505

Sicuramente è un argomento molto spinoso su cui molti hanno una propria visione e un proprio pensiero. Riguardo la censura di certe parole senza prendere in considerazione il contesto, quello è un problema già da tempo e non solo su Facebook. I casi di dichiarazioni fatte da personaggi pubblici ed estrapolate dal contesto per fare indignazione sono continui, succede anche ai film con la cancel culture, basti pensare al caso recente di Ben Stiller e Tropic Thunder.  
Da un altro punto di vista, Facebook è un'azienda privata, e per quanto diffusa e gratuita, è nel pieno diritto di chi la dirige decidere cosa può o non può essere pubblicato sulla sua piattaforma, secondo il proprio calcolo di rischio e profitto. Nel loro caso si è optato per una limitazione totale per evitare ogni tipo di danno perché nel loro calcolo era la cosa che dava loro meno problemi.  
Sulla cancellazione dei vecchi contenuti, mi sento di ipotizzare che non abbiano voluto rendere retroattiva la cosa o per motivi di stabilità della piattaforma o perché non si sentivano sicuri nell'automatizzare un'operazione così grande dalla quale sarebbero potuti scaturire altri problemi. 
Con queste parole, non condivido ne giustifico le scelte fatte da Facebook, mi limito semplicemente a cercare di dar loro una spiegazione in base a ciò che so e ho modo di conoscere. 
Riflessione interessante comunque.

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2 anni ·Traduci

Uno però lo ha azzeccato!
#meme

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2 anni ·Traduci

E anche oggi si tromba domani

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2 anni ·Traduci

Nel 2018 la cantante Barbra Streisand ha fatto clonare per ben 2 volte il suo defunto #cane Sammie. Le due cagnoline nate, Miss Violet e Miss Scarlet, hanno però #personalità differenti tra loro e dall’#animale da cui sono state clonate. Imparare ad elaborare un lutto per sarebbe stato decisamente meno costoso e più etico.
#curiosiclubbez #virale #vita #clonazione #scienza #clubbez