Sono tipo 6 o 7 anni che faccio il #dino di Natale ed ecco rispettata la tradizione, che sbarca anche su Clubbez.
❤️
Se c'è una cosa che ho capito leggendo questo articolo, é che se c'è una cosa che accomuna moltissimi serial killer, é un'infanzia schifosa.
https://www.termometropolitico.....it/1585021_donato-b
Ricordo che quando io e mia sorella condividevamo la stessa camera la sentivo parlare nel sonno.
Una volta se n'è uscita con "Vai via zucca!", la seconda volta era a Santa Lucia e non faccio neanche in tempo a mettermi sotto le lenzuola che mia sorella inizia con:
Lei: "Giada ti devo dire una cosa"
Io: "Dimmi!"
Lei: "Ti devo dire una cosa"
Io: "Dimmi!"
Lei: "Prima Santa Lucia mi ha guardata negli occhi e..."
Io: "E?"
E nulla,si è addormentata.
Inutile dire che mi ha inquietato.
Come quella notte in cui sentivo un verso strano e io l'ho collegato a un verso di un alieno (non chiedetemi perché, erano anni fa😂), ho avuto l'ansia finché non ho capito che era mia sorella che russava perché aveva il naso tappato (lei solitamente non russa).
E niente, fa già ridere così.
Da piccola ero convintissima che mandando giù una chewing gum sarei morta all'istante.
Mi ricordo un episodio dove c'è mia mamma al telefono che parla con mia nonna, ovvero sua madre, io che stavo masticando una chewing gum seduta per terra con le gambe incrociate sotto al tavolino davanti al divano dove era seduta mia madre, io che erroneamente mando giù sta gomma da masticare, io che in modo teatrale recito la mia morte davanti a mia madre ancora al telefono, lei che mi guarda (sicuramente chiedendosi chi cazzo ha messo al mondo), lei che termina la chiamata, io che le dico "Mamma! Sono morta! Ho mandato giù la chewing gum!", lei che mi risponde "Se stai parlando non sei morta Giada, non fare la scema" (sono sicura abbia aggiunto questa parte della frase), io che insisto con "Ma ho mandato giù la chewing gum! Me l'hai detto tu che se succede si muore!"
La faccia di mia madre:
“Nella scena dell’interrogatorio in cui Batman colpisce Joker, Heath mi chiese più volte di colpirlo realmente al viso, così da rendere più reale quella scena così importante del film.
Al mio rifiuto, lui arrivò ad insultarmi pesantemente pur di istigarmi… Quando alla fine lo colpii due volte in faccia, lui scoppiò a ridere come si vede nella scena del film.
Gli dissi: ‘Sai Heath, non devo colpirti per davvero. La scena verrà benissimo anche senza tutto questo!’, e lui mi risposte: ‘Non ti fermare! Continua! Vai avanti.. avanti… colpiscimi ancora!’.
Pensai che fosse completamente pazzo. Più lo colpivo e più lui rideva e si divertiva… C’erano mattonelle e vetri del muro che si rompevano perché lui ci si lanciava contro. Rimasi impressionato per la sua totale dedizione a quel ruolo. In quel momento iniziai ad avere una sensazione stranissima che mi avvolse completamente… avevo realmente il Joker davanti ai miei occhi… Fin quando sul set indossava il trucco, costume ed era sul set, lui era completamente posseduto dal personaggio. Una volta tolti, tornava in sé. Una persona fantastica e di cuore. Ma come Joker faceva davvero paura...”
Christian Bale