Il Tar dell’Emilia-Romagna ha sospeso il trattamento di fine vita (chiamato comunemente dai giornali "suicidi0 assistito" nella regione, accogliendo la richiesta della consigliera regionale di Forza Italia Valentina Castaldini. La delibera sul suicidio assistito era stata approvata a febbraio 2024, rendendo l’Emilia-Romagna la prima regione italiana a stabilire tempi certi per accedere alla procedura.
A seguito dall’approvazione, sia Castaldini che il governo avevano presentato ricorso contro la delibera, sostenendo che il tema dovesse essere normato con una legge nazionale. Il Parlamento non è però finora mai intervenuto sulla questione, nonostante la Corte Costituzionale lo abbia più volte invitato a legiferare in merito a seguito della sentenza del 2019 che aveva di fatto legalizzato la procedura.
La consigliera regionale ha poi presentato una richiesta urgente di sospensione della delibera, che è stata accolta dal Tar. Si tratta di una misura cautelare, in attesa della discussione collegiale in programma il prossimo 15 maggio che deciderà la conferma o l’annullamento della delibera.
Dall’approvazione della delibera, nella regione sono stati portati a termine due iter il trattamento di fine vita, e c’era una terza richiesta in corso di valutazione. Proprio quest’ultima ha spinto Castaldini ha chiedere la sospensione urgente della delibera.