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Clubbez - Pagina ufficiale
Clubbez - Pagina ufficiale  
2 anni ·Traduci

#curiosiclubbez #repost. I #fulmini ci sembrano di #colori diversi: bianchi, blu, rossastri, violacei, gialli o arancioni. In realtà sono bianchi, ma i nostri occhi li vedono di colori diversi per via della temperatura atmosferica e delle diverse particelle che vagano in #aria. Ad esempio, se l’aria è molto pura, sarà più facile vedere il #fulmine di colore bianco, viceversa se l’aria è molto inquinata avranno un colorito tendente al giallo o arancione. Tu cosa fai durante un #temporale? Guardi i fulmini o ne sei spaventato?
#meteorologia #ecologia #virale #natura #vita #cielo #clubbez

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Clubbez - Pagina ufficiale
Clubbez - Pagina ufficiale  
2 anni ·Traduci

Il #granchio gigante del giappone è il più grande artropode vivente, ha le zampe così lunghe che da una chela all’altra c’è una distanza di 4 metri!
#curiosiclubbez #virale #natura #vita #animali #clubbez

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Stefano Stefani
Stefano Stefani
2 anni ·Traduci

Ecco 😁😁😁

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Mente Digitale
Mente Digitale  
2 anni ·Traduci

#breakingnews
#openai ha raggiunto un accordo con il #garante della #privacy: ChatGPT tornerà #online in #italia oggi o domani.
#chatgpt è pronta a tornare di nuovo disponibile online in Italia entro il 30 aprile. L'azienda sviluppatrice OpenAi ha concluso un accordo col Garante, accettando di adeguarsi alla normativa europea sulla privacy. OpenAI aveva bloccato preventivamente nel nostro Paese il servizio di #intelligenza #artificiale più usato nel mondo, perché secondo il Garante della Privacy italiano non garantiva la protezione dei #dati personali e l'uso che la #ai ne fa per migliorare il suo #algoritmo.
Dopo poco più di una settimana pare abbiano sbrogliato la matassa ricevendo l'ok dall'organo competente.

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Clubbez - Pagina ufficiale
Clubbez - Pagina ufficiale  
2 anni ·Traduci

Nuovo articolo sul Blog Ecologico di #clubbez.
Oggi ti parlo di quanto sia dannosa per il pianeta l'industria del #tabacco!
#inquinamento #sigarette #co2
https://clubbez.shop/2023/04/2....8/sigarette-e-inquin

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Clubbez - Pagina ufficiale
Clubbez - Pagina ufficiale  
2 anni ·Traduci

Una #sigaretta che brucia rilascia gas serra per un equivalente di 14 grammi di #co2, sapendo che in 1 giorno vengono fumate circa 20,3 miliardi di #sigarette, significa che i fumatori producono 284.200 tonnellate di CO2 al giorno. A questa va aggiunta anche tutta quella necessaria a coltivare il #tabacco, lavorarlo, consegnare le sigarette in giro per il mondo ed infine smaltirne i mozziconi. Nel caso servisse un qualche motivo in più per smettere di fumare.
#curiosiclubbez #ecologia #inquinamento #cambiamentoclimatico #virale #surriscaldamentoglobale #ambiente #vita #terra #sostenibilità #clubbez

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Mente Digitale
Mente Digitale  
2 anni ·Traduci

"Per diventare Gus in #breakingbad ho dovuto lavorare tantissimo. E’ tutto un fatto mentale. L'attore deve cercare di non farsi sopraffare dal ruolo perché ti puoi fare male. Molti colleghi non riescono a scindere il personaggio dalla realtà e finiscono nell’alcol e nella droga. Ogni tanto mi dovevo ripetere: 'Io non sono Gus sono Giancarlo”.

Ci sono riuscito grazie alla meditazione, che pratico da tanto tempo. Mi ha insegnato a respirare e concentrarmi. Mi ha anche aiutato a creare Gus. Un giorno andai da #vincegilligan (il creatore) e gli dissi: 'Facciamo l'opposto del solito cattivo. Uno calmo e rilassato.' Dopo due episodi li avevo già convinti ."

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Fabrizio Tomatis
Fabrizio Tomatis  
2 anni ·Traduci

Almeno è una cosa rapida.
#comic

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Fabrizio Tomatis
Fabrizio Tomatis  
2 anni ·Traduci

Credo di aver riso più del dovuto 🤣

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Luca Baroni
Luca Baroni
2 anni ·Traduci

#cinema #horror
Accampamento di soldati USA nel Vietnam. Delta del Mekong. 6 ottobre 1971. Qui inizia “Allucinazione perversa”, film di Adrian Lyne del 1990. Il titolo originale è “Jacob's Ladder”. La versione italiana sa tanto di marketing stile cinepanettoni, che tenta di attirare il pubblico con un titolo che potrebbe in qualche modo richiamare una suggestione ai due precedenti lavori di Lyne, “Attrazione fatale” e, soprattutto, “9 settimane e ½”, che, in realtà, con questo film nulla hanno a che vedere. Ma torniamo all’accampamento.
Il clima tra i soldati è disteso, sereno, costellato di sorrisi [1]. Ma ecco che, quasi contemporaneamente, accadono due fatti: alcuni soldati manifestano sintomi di malessere fisico e giunge l’allarme di movimenti tra gli alberi del bosco circostante, che lasciano prevedere un attacco nemico [2]. In effetti, scoppia il combattimento. Lyne alterna scene crude e ben definite, soprattutto relative a soldati dell’accampamento dilaniati da bombe e colpi di mitragliatrice, a scene rarefatte, nelle quali si vedono ombre indistinte guerreggiare in una sorta di bruma irreale [3]. Infine, l’accampamento viene completamente distrutto, raso al suolo. Vediamo il protagonista del film, Jacob Singer (Tim Robbins) aggirarsi nel bosco, finché qualcuno lo attacca all’improvviso [4] e gli devasta il ventre con una baionetta. Volto sconvolto di Jacob, stacco netto, Jacob che dormicchia seduto in un vagone della metropolitana di New York. Si risveglia, un po’ confuso [5]. Si alza e raggiunge la fine del vagone. Attraverso un finestrino vede che nell’altro vagone c’è una donna. La raggiunge e le dice che si è addormentato e non sa se sia o meno passata la stazione alla quale doveva scendere, così le chiede conferma. La donna continua a guardarlo, ma non pronuncia parola alcuna [6]. Jacob scende alla prima fermata. Attraverso i cartelli segnaletici trova la direzione da prendere. Ma tutte le uscite sono chiuse. Decide quindi di percorrere a piedi la galleria tra una stazione e l’altra. Per farlo, deve attraversare i binari [7]. Proprio in quel momento, arriva un convoglio. Jacob si getta a terra ed evita per poco di essere travolto [8]. Da quella posizione vede il treno passare, e figure inquietanti appena dietro i finestrini [9].
Infine, Jacob torna a casa, dove l’aspetta Jezabel (Elizabeth Peña), la sua compagna. Ma quanto accaduto quella notte in metropolitana rappresenta solo l’inizio: da allora la vita di Jacob si popola di sconvolgenti allucinazioni e presenze demoniache. Oltre a Jezabel, l’altra persona che gli infonde coraggio e fiducia è il fisioterapista Louis (Danny Aiello). Ogni tanto, appare un uomo, che sembra meno ostile di altri e che, verso la fine, gli ricorda quanto è accaduto. Lui è un chimico che ha lavorato a un progetto segreto: il battaglione al quale apparteneva Jacob, faceva parte di un esperimento che consisteva nel somministrare una droga (la scala” del titolo) ai soldati, che aboliva ogni paura e aumentava l’aggressività, in modo da trasformarli in vere e proprie macchine da guerra. E che li portò a scagliarsi l’uno contro l’altro, nel massacro visto all’inizio del film.
Jacob: “Che avvenne veramente quel giorno? Ci fu un attacco, ricordo che combattemmo.”
Chimico: “Esatto, ma non contro i vietcong. Vi ammazzaste tra di voi. Fratello contro fratello, Jacob, senza alcuna discriminazione. Vi faceste a brandelli.”
Però il chimico fa parte anche lui di quello che possiamo chiamare il “Sistema allucinatorio” di Jacob, che cerca, a questo punto con sempre meno forza, di celare la sua morte imminente. Per cui, in un certo senso, benché dica la verità, il “chimico” mente utilizzando il passato remoto, come se “quel giorno” appartenesse a un tempo che fu. In realtà, tutto quanto abbiamo visto e stiamo vedendo si svolge quel giorno del 6 ottobre 1971. Squarciato dalla baionetta, Jacob giace per ore nel bosco, finché viene trovato da una squadra di soccorso, che lo assicura su una barella e lo solleva sino a trasportarlo dentro un elicottero diretto verso l’ospedale. Ma Jacob muore durante il volo. Quello che abbiamo visto nel film è il delirio allucinatorio partorito dalla sua mente dal momento in cui è stato colpito sino alla fine.
Il bello è che Lynn fornisce fin dai primi minuti la soluzione del mistero. Come abbiamo visto, quando ci inoltriamo nell’accampamento militare, una didascalia ci informa che ci troviamo presso il Delta del Mekong, nel giorno 6 ottobre 1971 [1]. Quando, dopo l’attacco con la baionetta, ci troviamo di colpo nella metropolitana di New York [5], con Jacob che si risveglia e si scopre solo nel vagone, non appare alcuna didascalia che indica il cambiamento di luogo e di tempo, come di solito accade. Didascalia che non apparirà mai. Perché, in realtà, ci troviamo sempre nello stesso giorno e nello stesso luogo dell’inizio: presso il Delta del Mekong, nel giorno 6 ottobre 1971. P.s.: finale del post nel commento.

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