Per via del fatto che non sono molto bella a inizio carriera mi dicevano di far cantare le mie canzoni ad altre donne, ma io non ho mai accettato, ho sempre creduto nel mio talento. Quando sei bullizzata attraversi momenti molto duri. Quel dolore però mi ha lasciato un obiettivo: dimostrare a chi mi ha maltrattato che si sbagliava.
Quando ero una matricola alla NYU c'era un gruppo su Facebook chiamato ‘Stefani Germanotta non sarai mai famosa’. Era pieno di commenti che mi denigravano. Avevo un ragazzo che mi disse che non avrei mai avuto successo. Gli risposi: Un giorno, quando non saremo più insieme, non riuscirai neanche a ordinare un caffè senza vedermi.
Ora sono sicura di me. Sono in un punto della mia vita in cui mi sono accettata. L’arte mi fa sentire bella. Ho lavorato duramente e non si tratta di vincere. Si tratta di non mollare.
Se avete un sogno, lottate. Non si tratta di quante volte sarete rifiutati, cadrete o sarete maltrattati. Si tratta di quante volte vi rialzerete, sarete coraggiosi e continuerete a lottare.”
Buon compleanno #ladygaga
#fotografia
Posillipo, primavera 1882. Da qualche tempo, gli abitanti notano aggirarsi nei paraggi un tipo strano, che porta con sé uno strano fucile. Che punta verso gli uccelli in volo, senza però mai esplodere uno colpo. Sicuramente un pazzo, pensano in molti. Il tipo è Étienne-Jules Marey, medico e fisiologo francese, e il fucile è un “fucile fotografico”, attraverso il quale riprende il volo degli uccelli e di altri animali. La sua idea era di riprendere con un unico dispositivo, come lo chiameremmo oggi, le varie fasi del movimento. Non contento dei risultati ottenuti, nell’estate dello stesso anno, in Francia, grazie ai fondi ottenuti per i suoi studi, realizzò la “cronofotografia”, attraverso la quale, meglio di quanto era riuscito a fare con il “fucile fotografico”, colse in un’unica immagine tutte le fasi del movimento.
Ma sopratutto tua moglie è stata il sogno erotico di milioni di adolescenti.
#comic #dragonball
La #gravità della #terra non è uniforme dappertutto. All’#equatore ad esempio è meno forte che in altre zone perché, data la forma del pianeta, si è più lontani dal centro della terra. Esistono inoltre altre zone, come la baia di Hudson in #canada, dove ci sono vere e proprie #anomalie gravitazionali, lì ogni persona pesa circa 0,1 kg in meno!
#curiosiclubbez #virale #natura #clubbez
#fotografia #cinema #compositing
Nell’estate del 1857 il fotografo svedese Oscar Gustave Rejlander crea l’immagine che rappresenta uno dei primi esempi dell’arte del compositing. La realizza nel suo studio inglese e la intitola I due modi di vita. Si tratta di un’immagine composta da 32 immagini provenienti da altrettanti negativi su vetro. In questo modo Rejlander riesce controllare e gestire al meglio la posizione, l’illuminazione e le dimensioni dei singoli soggetti, per poi comporre il tutto nell’immagine complessiva.
L’immagine rappresenta i due modi di vita che si possono scegliere: a sinistra, domina il dionisiaco, a destra la virtù, al centro troviamo entrambi (il che, ma è una mia personale opinione, fa pensare a tre e non a due modi di vita…).
L’immagine ricevette dei riconoscimenti e qualche critica per le nudità rappresentate (comunque, non integrali). Ma la critica più forte fu quella di violare l’etica della fotografia, in quanto si tratta di un’immagine realizzata tramite “trucchi”. Disgustato da questa polemica, Rejlander smise di fare compositing.
Questa storia mostra due aspetti differenti ma entrambi fondamentali della comunicazione, non solo visiva. Da una parte, vediamo gli effetti deleteri di una censura che, il più delle volte, è guidata dai paraocchi del bigottismo e di un ipocrita pudore. Dall’altra parte emerge il tema, questo sì reale e inevitabile, dei criteri etici che chi realizza in vario modo manipolazioni delle immagini o, in generale, di quelli che oggi si chiamano “contenuti”, è tenuto a rispettare e dei possibili effetti - a volte peggiori di quelli della censura - cui la loro violazione può portare.